Cappuccetto Rosso
C’era una volta una bimba che si chiamava Nadine, no si chiamava Gisèle, no Colette... Nessuno ricorda più come si chiamava, perché tutti la chiamavano Cappuccetto Rosso per via di una mantellina rossa che le aveva donato la nonna e che lei indossava tutti i giorni. Cappuccetto Rosso era una bambina allegra e gioviale ma anche un po’ disubbidiente, tanto che un giorno, andando a trovare la nonna, non seguì i buoni consigli che le aveva dato la sua mamma e cambiò strada. La strada passava dal bosco e fu così che la povera piccola incontrò nientedimeno che... il lupo! Allora... cosa accadde? Lo scoprirete tra le gag e le avventure della nostra storia che è un po’ diversa dalle innumerevoli versioni che si raccontano in giro per l’Europa.
“Da questa storia si impara che i bambini, e specialmente le giovanette carine, cortesi e di buona famiglia, fanno molto male a dare ascolto agli sconosciuti; e non è cosa strana se poi il Lupo ottiene la sua cena.” (Le Petit Chaperon Rouge, Charles Perrault, 1697)
liberamente tratto da "Cappuccetto Rosso"
di Charles Perrault
scritto e diretto da
Virginio De Matteo
con Raffaella Mirra,
Mimmo Soricelli,
Vincenzo De Matteo,
Eduarda Iscaro
scenografia Claudio Mirra
costumi Nico Celli
luci e fonica Ada De Matteo